L’ubicazione del Comune di Villasor in un territorio completamente pianeggiante, con suoli molto fertili, ha da sempre favorito lo svolgimento dell’attività agricola, permettendo allo stesso di essere considerato uno dei paesi agricoli più importanti della Sardegna meridionale. In questi ultimi anni fenomeni meteorologici, come la siccità, hanno ostacolato la produzione agricola, creando effetti negativi di ordine economico – sociale sull’intera comunità. I produttori agricoli hanno creato delle forme di cooperazione per la commercializzazione dei loro prodotti, in particolare per il carciofo, mentre la gestione dell’attività produttiva avviene in genere mediante conduzione individuale. Esistono alcune aziende di produzione diretta di media rilevanza, fra tutte spicca l’industria saccarifera, seguita da un’industria casearia, da due stabilimenti di imbottigliamento di acqua, da un mangimificio, da alcune aziende artigianali di falegnameria e ferramenta, per lo più a conduzione familiare. Dai dati rilevati durante gli ultimi censimenti economici risulta che il 65% delle aziende censite opera nel settore agricolo, il 16% in quello commerciale, il 9% nell’industria ed il 10% è addetto al settore dei servizi.
L’agricoltura
Nell’ottobre del 2000 si è svolta la quinta edizione del censimento dell’agricoltura durante il quale sono state censite 627 aziende agricole con ubicazione principale nel territorio comunale. La loro superficie complessiva è risultata pari a 6271 ettari, di cui 5818 ettari di superficie agricola utilizzata per l’86,3% come seminativo, per il 9,3% come coltivazioni legnose e per il 4,4% come pascolo, ma questi dati sono riferiti alla dimensione complessiva delle aziende, le quali potevano possedere terreni ubicati anche in altri comuni, pertanto ai fini della conoscenza del territorio comunale esso risulta poco interessante, se non addirittura fuorviante. La coltura principale (in termini di estensione del terreno utilizzato) è risultato il frumento duro (65%) seguito dal carciofo (27%). I terreni utilizzati per la coltivazione di oliveti e viti sono risultati complessivamente pari al 7% di quelli censiti, si tratta di colture a carattere familiare. Molti vigneti sono stati estirpati a seguito dell’introduzione dei finanziamenti comunitari tendenti a ridurre la produzione vinicola italiana. Le aziende con allevamenti sono risultate pari a 36, di cui: 22 dedite all’allevamento di ovini, con un numero di capi pari a 9163; 7 addette all’allevamento di suini, con 281 capi; 1 azienda alleva da sola 64 bovini, mentre 6 aziende sono dedite ad altri tipi di allevamenti.
L'industria ed i servizi
Nell’ottobre del 2001, durante l’ottava edizione del censimento dell’industria e dei servizi, sono state censite 388 unità locali: il 40% appartenenti al settore del commercio, il 25% a quello dei servizi, il 22% all’industriale, mentre il 13% è rappresentato dalle istituzioni, ossia unità produttive senza finalità di lucro. Gli addetti sono risultati 1331, utilizzati per il 38% nel settore industriale, per il 24% nel commercio, per il 20% nelle istituzioni e per il 18% nei servizi. Per poter avere un quadro completo del tessuto economico comunale sarebbe più opportuno conoscere dati qualitativi e quantitativi sulla produzione dei singoli settori.